Sistemi Articolari e primi movimenti

Il Primo Movimento: Camminare 
L’esempio che portiamo per parlare della ca­tena estensoria dell’anca e della sua funzione è quello del camminare, ovvero il gesto base, primordiale, che dovrebbe essere una parte integrante della nostra vita di relazione. Spo­starci, passeggiare, camminare velocemente, uscire, interagire con l’ambiente esterno è una parte importante della nostra esistenza. Il camminare è l’attività che più di altre permet­te o dovrebbe permettere a queste azioni di esplicitarsi.

Possiamo scomporre l’azione del camminare in quattro fasi distinte:

  • Spinta
  • Oscillazione
  • Contatto calcaneare
  • Appoggio

Spinta
La forte flessione piantare avviene a carico soprattutto di gastrocnemio e soleo; dopodi­ché, gli estensori e i flessori delle dita lavore­ranno duramente. Anche il quadricipite verrà attivato; in questo modo, l’intero complesso trasmetterà tensioni all’anca, alla pelvi e al tronco.

Oscillazione
La fase di oscillazione inizia appena l’alluce si stacca dal suolo e finisce quando il piede (op­posto) tocca nuovamente il terreno. In questa fase si assiste, nella prima metà, a un interven­to in successione dei muscoli estensori delle dita, del tibiale anteriore (flette la caviglia), degli ischiocrurali (flettono il ginocchio) e dei flessori dell’anca (flettono l’anca). Nella secon­da metà, una volta che il piede ha sorpassato un punto situato sotto l’anca, l’arto si prepara a decelerare estendendosi, le dita e la caviglia si flettono, il quadricipite si estende, l’anca ri­mane parzialmente flessa.

Contatto calcaneare
Anche qui entrano in ballo muscoli e compo­nenti osteoarticolari e miofasciali che si atti­vano nella decelerazione (e poi nuovamente nell’accelerazione). Il tallone viene a contatto col suolo e il piede viene caricato con tutto il peso corporeo, con una contrazione della mu­scolatura intrinseca cha si innerva sulle strut­ture plantari. Così, il peso viene prima distri­buito lungo tutti i sistemi articolari e poi pro­iettato in avanti, poiché il piede agisce, grazie alla sua muscolatura intrinseca, come una leva semirigida.

Appoggio
Con il peso sul piede, il corpo si sposta in avan­ti. Qui i muscoli flessori della caviglia, il gluteo e i flessori della coscia tornano nuovamente ad agire, supportati nella fase finale dai mu­scoli del tricipite surale.

non perdete l’appuntamento di mercoledì prossimo con l’articolo sul nostro blog che parlerà di SISTEMI ARTICOLARI E CORE

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