SPRINTA…decelerando!!!

(Dalla Decelerazione da Sprint allo Shock Method)

Continuiamo il nostro percorso sulla Preparazione Atletica.

Siamo partiti dal grande condizionamento, fondamentale in tutti gli sport di prestazione, indotto dallo Sprint.

Abbiamo parlanto poi, di come l’oscillazione delle braccia, cosiddetto Arm Swing, sia fondamentale per incrementare la propulsione.

Ora vediamo quanto sia potentemente condizionante la fase immediatamente successiva allo sprint e al Salto:

LA DECELERAZIONE.

La Funzione della Catena Estensoria dell’anca sta proprio nella Propulsione/Decelerazione, ovvero Rallentare o Ammortizzare la nostra “caduta” verso il suolo schiacciati come siamo dalla forza di gravità.

Ricorda che la FASE ECCENTRICA, NEURALMENTE  MENO ATTIVA a livello di reclutamento muscolare, ha la caratteristica intrinseca di una MAGGIORE ESPRESSIONE DI FORZA.

Ogni singola miofibrilla si accolla un maggior carico, le componenti miotendinee immagazzinano un quantitativo di energia elastica che si traduce in una successiva  contrazione Concentrica, qualitativamente e quantitativamente migliore.

Ovviamente non esiste solo la decelerazione da Sprint. 

Pensa alla decelerazione da “caduta” dall’alto (box, step, gradino, gradone, plinto, ma anche scale, scalini marciapiede).

Perché in preparazione e’ conveniente usare la decelerazione?

1-Perché nella Performance e’ una grande attivazione in chiave anti infortunistica e riabilitativa

(1/3 degli infortuni avviene durante la fase eccentrica).

Ricorda che la FASE ECCENTRICA, NEURALMENTE  MENO ATTIVA a livello di reclutamento muscolare, ha come caratteristica intrinseca una MAGGIORE ESPRESSIONE DI FORZA (ogni singola miofibrilla si accolla un maggior carico).

2-Perché è il sistema più facile.

Anche senza attrezzi posso avere sollecitazioni di Forza submassimali e massimali.

I diversi vantaggi e principi di questa tipologia di allenamento sono stati elaborati e travasati nello Shock Method dal prof. Yuri Verkhoshansky (fine anni 50’).

Sostanzialmente il buon Yuri notava nei suoi Test con atleti d’Elite (lo Shock Method e’ sconsigliabile per i principianti), che con un’altezza di caduta  precedentemente testata, l’impatto al suolo generava un altezza di salto maggiore rispetto a quella ottenibile con salti in contromovimento e con un minor tempo di contatto con il suolo. 

Questo si traduceva in due vantaggi imprescindibili per un atleta:

1)Maggior Power Output (espressione di potenza)

2) Incremento del Rate of Force Development (tasso di sviluppo della forza) e  della conseguente Forza Reattiva indispensabile nelle discipline di Sprint e Salto e nei Cambi Di Direzione (COD o Change Of Direction) tipici degli sport di situazione.

L’impatto tra il corpo e il suolo viene registrato e processato  anche a livello neuromuscolare. 

Il nostro sistema nervoso centrale attiva dei processi di warning/protezione che vengono attivati in situazioni di emergenza/pericolo.

Quando saltiamo/cadiamo i nostri muscoli vengono già preallarmati ed attivati dal sistema nervoso che rileva una situazione di pericolo, potenziando la contrazione muscolare successiva all’impatto. 

Questo è il motivo per cui il tasso di sviluppo della forza è e inferiore e la misura del salto superiore rispetto alla pliometria classica.

Gli adattamenti a questo metodo di allenamento (maggiore reclutamento e sincronizzazione delle unità motorie) comportano anche un netto incremento dei livelli di forza massima.

Quindi vuoi un adattamento che porti i tuoi atleti a una maggiore velocità, a una maggiore reattività?

FALLI DECELERARE!!!

Per info sui nostri workshop di PREPARAZIONE ATLETICA cerca le date sulla pagina della Functional Training School.

Enrico Bruscia preparatore atletico e personal trainer

Docente di allenamento funzionale Preparatore atletico della nazionale italiana di ginnastica ritmica