PERSONALIZZARE GLI ALLENAMENTI: UN OBIETTIVO SENZA UN PIANO D’AZIONE È SOLO UN DESIDERIO! 

Parto da un assunto lapalissiano: 

la personalizzazione degli allenamenti è una delle abilità fondamentali per potersi definire “allenatore”.

In mancanza di ciò, parafrasando la famosa commedia Shakespeariana, si ottiene solamente “molto sudore per nulla”!

Questo, purtroppo, è ciò che accade nei vari allenamenti di gruppo, mini-gruppo o singoli, di tante palestre e centri personal.

Tanta bella musica, tante urla, tanti battiti di mani, tanto sudore ma…alla fine, i clienti sono  sempre uguali: con le loro disfunzioni, con le loro problematiche ed infine con i loro limiti, che sono diventati “invalicabili” nella loro mente perché nessuno gli ha insegnato a superarli.

Rispondi a queste domande:

Ti sei mai concentrato sulle sensazioni del tuo corpo in movimento?

Riesci ad eseguire gli esercizi, con un corretto controllo motorio?

Senti il tuo corpo veramente efficiente?

Se la risposta a queste domande è NO, dovresti pensare a rimodulare il modo con cui alleni o ti alleni.

Proporre e somministrare esercizi che vanno oltre le abilità motorie attuali di una persona o di una classe, non solo è inutile e pericoloso ma anche abbastanza RIDICOLO.

È questo il “circo funzionale” di cui parlano i detrattori dell’Allenamento Funzionale, che basano il loro giudizio osservando il peggio che si vede sui social.

Non infoltite la schiera dei “Personal Youtubers”.

Il metodo scientifico di Allenamento Funzionale della Functional Training School permette di allenare chiunque, avendo un principale OBIETTIVO

rendere efficiente e performante il corpo ed il movimento della persona, attraverso vari step, regressioni e progressioni.

Nei nostri corsi non diamo “pappe pronte” o “lezioni fighe acchiappa like” ma insegniamo ad ALLENARE:

‼️Organizzare e somministrare una sequenza di stimoli, qualitativi e quantitativi, per stimolare i processi fisiologici di supercompensazione dell’organismo e migliorare le capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche della persona o atleta.‼️

Questa definizione di allenamento, ripresa in parte da quella famosa che diede il Prof. Carlo Vittori, sublima la professionalità del nostro mestiere.

Spesso, purtroppo, la parola “allenare” è confusa da tanti pseudo trainers con “stupire” o “massacrare” la gente.

Non si può andare sempre a 100 all’ora!

Non si può somministrare sempre lo stesso stimolo! 

È Il particolare che fa la differenza tra un allenamento proficuo ed uno altamente inutile, tra il professionista ed il dilettante.

Partiamo dalle definizioni.

  • Programmazione: organizzazione di un’attività secondo un programma.
  • Allenamento: somministrazione di stimoli allenanti (stressor) mirati a modificare l’equilibrio organico individuale per il ripristino di un livello di efficienza superiore.
  • Programmazione di allenamento: organizzazione logica della successione degli stimoli allenanti, scelti in funzione del miglioramento della qualità fisica che si vuole ottenere.

📍Sia le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità, flessibilità), che le capacità coordinative, necessitano di stimoli allenanti specifici.

📍Un obiettivo specifico (ipertrofia, dimagrimento o condizionamento atletico ad esempio) può essere raggiunto solo tramite la commistione dei diversi stimoli allenanti.

📍Qualsiasi sia lo sport o l’attività, senza una programmazione di tali “stimoli”, il raggiungimento di un risultato è un’utopia.

‼️ Somministrare sempre uno stesso stimolo, durante una seduta di allenamento e tra i vari allenamenti, porterà ad un adattamento e ad uno “stallo” dei risultati.‼️

Questo è, come ho scritto sopra, il “tallone di Achille” dei corsi di gruppo e mini-gruppo:

Tanto sudore ma sempre lo stesso stimolo, reiterato tra le lezioni.

Ciò che deve essere chiaro ad ogni trainer, invece, è che una lezione di un corso di gruppo, che sia grande o a maggior ragione mini, è esattamente come una “scheda di allenamento”:

Deve essere “tarata” sulle persone che devono essere allenate.

Deve avere un codice allenante ed un focus.

Deve incastrarsi perfettamente, come un tassello di un puzzle, nel mesociclo di allenamento.

La scelta degli esercizi, dovrà essere l’ultima cosa da pianificare, non la prima come spesso accade!

Sono sicuro che ora, qualcuno starà obiettando la seguente cosa: “ma le persone che alleno non sono atleti, non hanno esigenze particolari, vogliono principalmente svagarsi e divertirsi..!”

Taglio corto, senza mezze misure:

Un professionista implementa questo metodo di lavoro su CHIUNQUE.

Come sono solito dire: ci si può e ci si DEVE divertire, perché non farlo allenando pure bene le persone che si affidano a noi?

Ricorda: I tuoi allievi si “tarano” su ciò che offri e su come ti poni.

Se ti poni e lavori come un professionista, avrai persone che ti tratteranno in maniera tale e che crederanno di poter ottenere un vero cambiamento.

Se ti poni da dilettante approssimativo, avrai allievi “disillusi” riguardo le loro potenzialità e tarati verso il basso.

Ora la domanda è: 

Stai realmente allenando i tuoi allievi?

Stai seguendo una programmazione di allenamento nei tuoi corsi di gruppo o miniclassi?

Vuoi imparare a farlo?

👉🏻 Nei tre livelli dei nostri corsi di formazione di “ALLENAMENTO FUNZIONALE “, trattiamo ampiamente queste tematiche. 

Spieghiamo dettagliatamente il metodo scientifico di Allenamento Funzionale e ti insegniamo come farlo diventare la “freccia” più potente, nella tua “faretra” di competenze.

Ti aspetto!

Pietro D’Angelo 

Chinesiologo – Personal Trainer

Docente FTS